l' orchestra

Chi siamo

I musicisti di Arezzo Open Orchestra sono liberi professionisti, operai, insegnanti, studenti, pensionati, attori, casalinghe, musicisti di professione. Chi viene dall'Italia aretino di nascita o adozione, chi proviene dall'Inghilterra, dal Giappone, Argentina...

Una preziosa unione di diversità con percorsi di vita così differenti si ritrova legata dall'amore per la musica in una magnifica armonia.

 

Suonano con noi:

Annamaria, Beatrice, Camillo, Carmelo, Caroline, Caterina, Daniela, Elisabetta, Ernestina, Fabio, Gaia, Giuseppe, Hannah, Irene, Jonathan, Kate, Laura, Lorenzo, Luisa, Marta, Matteo, Michela, Natsuko, Paola, Paola, Paride, Pasquale, PierGiorgio, Rachele, Raffaello, Rebecca, Stefano, Teresa, Monia, Luca, Valentina

La nostra storia

L' orchestra è nata per il bisogno di suonare insieme, per passione.

L'idea di far musica classica con musicisti non professionisti in passato non ha mai attecchito, rari d' altro canto sono gli esempi in Italia nonostante la pratica sia invece diffusa in molti paesi europei.

Da un piccolo nucleo di studenti adulti è nato qui ad Arezzo prima un quintetto che ha potuto studiare ed esibirsi pubblicamente guidato dal  M° Carmelo Giallombardo M° Paola Pasquini e successivamente la loro disponibilità e l'entusiasmo del gruppo hanno dato vita a quello che allo stato attuale è un insieme di circa 20/25 musicisti amatori che gravitano intorno alla nostra orchestra. Da subito è stato evidente che stavamo intercettando un bisogno, le persone hanno aderito con gioia al progetto, altre si sono proposte felici di confrontarsi e condividere il piacere di fare musica.

In orchestra si viene per imparare dagli altri, portare le proprie competenze e metterle a disposizione, trovare quello stato di armonia che ci eleva ed arricchisce. Non di meno lo studio di partiture, compositori, contesti storico-musicali dei brani eseguiti ci fa crescere come esecutori e ci educa come fruitori formandoci quindi anche come pubblico consapevole e preparato. Questo percorso va avanti come ricerca delle nostre possibilità cercando di proporre la musica suonata come stato di relazione, non solo per godere della bellezza ma con il senso di Arte Sociale.

Con questo senso non possiamo che essere un' orchestra inclusiva basata sui principi fondamentali di accoglienza e piena fiducia nelle possibilità di ogni persona.